Ragazzi queste quagliette mi hanno messo in difficoltà, non per la preparazione che di per sé è abbastanza semplice, ma per la presentazione del piatto…mannaggia, presentarle in modo che risultino invitanti e che appaghino anche l’occhio non è facile. Ho deciso dopo un attimo di tentennamento di darvi lo stesso la ricetta perché il sapore del piatto è molto buono.
Partiamo subito dagli ingredienti (per quattro persone): 4 quaglie, 4 grappoli di pinot nero, 2 spicchi d’aglio, mezzo bicchiere di Armagnac, olio EVO e sale.
Questo è un bel grappolo di pinot nero, uno dei tre uvaggi, insieme a Chardonnay e Pinot Bianco, che in Franciacorta possono essere utilizzati per la produzione del Franciacorta Docg, ma non solo, come vedrete appena arriverete in fondo al post.
Prepararazione: salare internamente le quaglie e riempirle con qualche acino d’uva (bel lavati). In un tegame (di quelli che possono essere utilizzati anche in forno) far rosolare le quaglie insieme ai due spicchi d’aglio schiacciati. Dopo una decina di minuti aggiungere gli acini d’uva (tenendone da parte alcuni per la decorazione del piatto), alzare la fiamma e aggiungere il mezzo bicchiere d’Armagnac. Continuare la cottura sulla fiamma (moderata) per altri 10/15 minuti circa. Se la parte liquida si è asciugata troppo aggiungere dell’acqua calda oppure del brodo vegetale.
Dopodichè mettere tutto in forno, coprendo il tegame con un coperchio, e continuare la cottura per 30 minuti a 150°.
Togliere dal forno, mettere le quaglie un attimo da parte e con il minipimer frullare, con molta pazienza tutti gli acini e il fondo di cottura. Con molta pazienza perché dagli acini non ho tolto i vinaccioli, i piccoli semini, e quindi bisogna riuscire a polverizzarli. Non è un’impresa semplice ma d’altro canto eliminarli, da acini così piccoli come quelli del pinot nero, è quasi impossibile.
Tagliare le quaglie a metà e riporle nel tegame aggiungendo anche la crema di pinot nero, rimettere tutto sul fuoco a fiamma bassa, lasciare insaporire, aggiustare di sale ed aggiungere un filo d’olio EVO.
Dopo dieci minuti sono pronte.
Per accompagnare i piccoli volatili ho naturalmente preparato una buona polenta di farina Belgrano (di solito uso quella dell’Azienda Giulia di Castegnato).
Impiattare il tutto posando due mezze quaglie sulla polenta al centro del piatto, aggiungere della crema di pinot nero, guarnire con degli acini e servire.
Per l’occasione e per rimanere in tema ho deciso di accompagnare la cena con una bottiglia di Pinèro 2007 di Ca’ del Bosco.
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