Mi sono ripromessa di rimediare alle mie mancanze e, dopo il Risotto al Franciacorta, ho deciso di proporre un’altra ricetta del territorio, non potevo che scegliere un piatto realizzato con la Sardina essiccata del Lago d’Iseo, Presidio Slow Food locale. Tutte le informazioni qui.
Due modi secondo me sono ideali per gustare le sardine, o con la polenta o con la pasta, ho optato per la “seconda scelta” quindi eccovi la ricetta dello spaghetto (ovviamente :-)).
Ingredienti per quattro persone: 350 gr di speghettoni (Benedetto Cavalieri come al solito ma presto proverò altro), 200 gr di sardine essiccate (in questo caso io ho utilizzato quelle messe sotto vuoto in olio EVO), un ciuffetto di prezzemolo e 2 pomodori.
Ricavare dai pomodori la sola buccia, o meglio, la pellicina. Mattere la stessa su un foglio di carta forno e far seccare a bassa temperatura per 20 minuti circa nel forno. Una volta seccata, polverizzarla con il mini pimer o mixer. Non ne serve molta, è sufficiente ricavarne un cucchiaino da caffè.
In abbondante acqua salata buttare gli spaghetti e nel frattempo tagliare a striscioline i filetti di sardina. Versare l’olio di conservazione delle sardine in una padella, appena caldo aggiungere le sardine. Scolare la pasta ed aggiungerla al condimento con un paio di mestoli di acqua di cottura, amalgamare bene finchè l’acqua non è assorbita.
Impiattare aggiungendo un filo d’olio, pochissimo prezzemolo e la polvere di pomodoro.
Come avete letto, non ho aggiunto sale nel condimento, le sarde sono già salate e quindi non è necessario aggiungere nulla che insaporisca il piatto.
Per l’abbinamento propongo in primis un Franciacorta Satèn, morbido e cremoso, che contrasti leggermente la sapidità del piatto, ma per gli amanti della birra consiglio una Malombra di Endorama, birra in stile Saison, luppolata con “Sorachi Ace” e con gradazione alcolica del 5,9% (il consiglio per la birra da BirraLab di Brescia, via Trento 111/g).
Buon appetito!
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